GLI AFFIDAMENTI DIRETTI DOPO IL D.L. 76/2020: STRUMENTI, LIMITI, RESPONSABILITÀ
Le nuove soglie fino al 31/12/2021. L’atto unico per l’affidamento. Limiti, criteri e procedura da seguire. Il ricorso al mercato elettronico. I profili di responsabilità
Gli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture fino a 150.000 euro dopo il D.L. 76/2020 convertito in L. 120/2020 (semplificazioni). Le soglie di cui all’art. 35 del Codice dei contratti.
L’atto unico per l’affidamento diretto: la determinazione a contrattare e il contestuale affidamento.
L’obbligatorietà della puntuale motivazione della scelta del contraente.
I criteri di selezione: le consultazioni preliminari di mercato e la formazione di elenchi.
Il divieto di frazionamento artificioso.
Gli obblighi di utilizzo degli strumenti elettronici nelle procedure di gara.
Gli acquisti inferiori a 5.000 euro. Le deroghe alle procedure elettroniche. Il regime delle spese economali.
L’adesione alle convenzioni CONSIP. Il MEPA: ODA, RDO e trattativa diretta.
Gli altri possibili affidamenti diretti. Consegne complementari. Fornitori che cessano l’attività commerciale. Ripetizione di lavori o servizi analoghi. Concorrenza assente. Affidamenti d’urgenza di lavori. Enti del terzo settore e a cooperative sociali di tipo B. Servizi infungibili. Servizi legali.
Le responsabilità tra nuovo abuso d’ufficio e danno da mercato.
Le attività di controllo da parte dell’ANAC e i poteri ispettivi.
L’applicabilità temporale del regime di semplificazione introdotto dal D.L. 76/2020.
Le relazioni con il regime transitorio del D.L. 32/2019.